Non indurmi, Signore, in tentazione
Non indurmi, Signore, in tentazione,
precedemi nella buia notte, sii faro nella tempesta.
La tua parola è roccia, rifugio il tuo cuore.
Non vedi, Signore, le schiere sterminate
di demoni che ostacolano il mio incedere?
Si frappongono tra la carne e lo spirito,
tentano l’uomo con seducenti danze dionisiache
e quando la carne è sazia e lo spirito sopìto
avvelenano l’anima con code di scorpione.
Buia, Signore, è la via senza il tuo nome.
Il principe del mondo ti dileggia,
non consoce la potenza del Re dei cieli
lui allontana dalla luce l’anima del giusto
consacra alle tenebre le anime immortali.
Se solo avesse occhi, mio Dio, ai tuoi piedi sconfitto poserebbe le armi.
Quando il buio sembra vincere la luce
la tua voce è riparo, il tuo cuore rifugio.
Se sarò solo contro un esercito,
mi affiderai al tuo arcangelo fedele,
egli possiede il seme della tua potenza,
dove non c’è luce rovescerà oceani per cercarla,
i sette mari saranno scossi nel nome del tuo nome.
Tremeranno le acque e la luce piegherà il mondo.
Col tuo soffio rovescerai l’esercito che affronto.
Al tuo cospetto il piombo diventa oro,
l’oro impallidisce.
Nessun essere manca all’appuntamento
col tuo volto santo.
Non indurmi, Signore, in tentazione,
se tu sei con me,
chi è contro di me?