Quando sarò giovane

Quando sarò giovane

Quando sarò giovane vagherò nelle fulgide strade di lontane contee tra arcipelaghi di meraviglia e lunghi tramonti scarlatti. Attraverserò verdi boschi e prati sinuosi costeggiati da sentieri di alabastro e candidi ruscelli. Templi di vetro e pietra bianca sfideranno il cielo allungando la propria ombra sino alle morbide coste orne di antichi porticcioli. Mirerò alti edifici custodenti promiscui giardini di ligustri e agrifogli.

Mari fertili ammanteranno la terra e ne custodiranno i segreti. Esperti marinai conduranno vascelli vagabondi che senza meta attraccano presso conturbanti città di stupore. Azalee celesti accoglieranno ospiti e forestieri nelle generose locande ove vino e idromele sgorgano generosi e ogni ventre trova ristoro senza nutrirsi e ogni appetito è già sazio.

Quando sarò giovane calpesterò le solide pietre della sacra città dei marmi, dove il giorno e la notte si alternano senza tregua e l’ombra è bandita perché la luce si origina dalla forma e la luce è nella forma.

Custodirò le grazie dell’umana sapienza nello sbalordente infrangersi di mistiche onde lungo argentee scogliere di infrangibile roccia. Ampi sentieri colorano il confine tra la solida terra e il vasto mare. Ogni palmo di bianco marmo è un ricordo, ogni tegola una memoria. Crederò di riconoscere luoghi di questa terra, ma questa terra è solo un’ombra. Tiepide acque popoleranno i seduli letti scavati lungo il cammino dove mistiche fontane di ascetica beltà placano le innocenti arsure del popolo dagli occhi di neve.

Nella città bianca, larghi ascensori attendono i forestieri dei mondi per aprire brecce sugli infiniti che il creatore forgiò dal caos e scelse di mostrare alle anime perché fossero colme di ogni colore.

Quando sarò giovane strette stive accoglieranno la carne mia vagabonda e la notte annuncerà tempesta.

Quando sarò giovane alzerò lo sguardo al pallido cielo notturno e una flebile luce accenderà il firmamento. Come pioggia di primavera, mille fari dipingeranno costellazioni di angoscia e terrore. Quando il cielo sarà colmo, se anche tu volgerai in alto lo sguardo, mirerai i vascelli delle creature venute in terra per portare la guerra. Resistergli sarà vano se prima non avrai resistito te stesso.

Se l’anima sarà placata e il santo spirito che ammanta i padri guerrieri avrà afferrato la mia carne, allora sul nero tracciato d’una vicina campagna vincerò anche per te. Ogni ombra sarà luce perché in verità ti dico, Dio si insinua tra uomo e cuore.

Quando sarò giovane, il cielo sarà terso d’arancio e gli edifici saranno in fiamme. Allora io verrò a te, batterò ogni palmo di strada per riaverti e chiederti conferma del tuo amore.

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