Tre sogni premonitori

Tre sogni premonitori

Questa sera scelgo di condividere con voi tre sogni premonitori avuti qualche mese fa (e precisamente nella quarta settimana di Gennaio), l’ultimo dei quali la notte del 25.
Purtroppo non ho mai trovato il coraggio di riferirne prima, né li appuntai per iscritto, sicché alcuni dettagli sono inevitabilmente sbiaditi.

Primo sogno

Sogno di messaggiare su whatsapp con una persona Y (nel sogno indeterminata). Dopo qualche messaggio ricevo l’invito a smettere di pensare alla persona G. perché questa ha smesso di pensare a me.
La mattina successiva, dopo mesi dall’ultima interazione, ricevo un messaggio dall’amica I., la quale mi consiglia di smettere di pensare a G. Il tutto senza che io avessi mai inteso deviare la conversazione su G.

Secondo sogno

Sogno di essere nel mio parco. Improvvisamente la strada si allaga fino a raggiungere altezze considerevoli (al punto che posso osservare i tetti degli altri condomìni). C’è un iceberg. Provo a raggiungere la mia abitazione. Lentamente l’acqua defluisce e io posso entrare a casa. Preoccupato, raggiungo la mia stanza perché temo che il computer contenente la tesi possa essersi danneggiato. Lo accendo e inoltro un documento all’università.


La mattina successiva scopro di non poter conseguire la seconda laurea in mathematical engineering nel mese di Febbraio perché avrei dovuto consegnare prima un documento.
Questo genere di sogni può essere letto al contrario. Come per le disequazioni cambia però il segno dei termini.
Non hai consegnato il documento” quindi “sei in alto mare (galleggi a 16 metri)”

Terzo sogno

Il più imbarazzante per l’accuratezza nella previsione è il terzo dei tre sogni premonitori.
Sogno di avere vinto un assegno di ricerca senza avere mai partecipato la bando.
Il sogno prosegue. Sono soddisfatto dell’opportunità. Entro in un palazzo e raggiungo piani sempre più alti con un ascensore. L’ambiente ad ogni piano si fa sempre più bello e intrigante.

Si badi che, concluso il dottorato di ricerca, non ho mai concretamente covato intenzione alcuna nel partecipare a ulteriori bandi universitari.


La mattina accade qualcosa di inquietante.
Dopo aver concluso il mio orario di servizio a scuola, ricevo una telefonata da un amico dei tempi del dottorato che non sentivo da almeno 3 anni, salvo un veloce saluto esattamente un anno prima (e su questo dettaglio avrei tanto ancora da raccontare).
L’amico in questione ha sempre destato in me una certa simpatia umana.
Al telefono mi propone di partecipare al bando per un assegno di ricerca che il suo gruppo è disposto a finanziare.
Come nel sogno, l’opportunità si palesa senza che io abbia a domandare.

Conclusioni

Questi non sono gli unici tre sogni premonitori di cui abbia fatto esperienza. Ciò che ha suscitato in me magno stupore è l’insistente frequenza e accuratezza dei fatti. Sono sempre più persuaso della intrinseca natura atemporale dello stato di sogno e della sua prossimità col verbo.

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