Diario di viaggio a Siviglia
L’adito a partire per Siviglia è venuto dalla scuola per la quale presto servizio, avendo questa aderito al bando Erasmus+ per la mobilità breve del personale docente.
Il don Geremia Piscopo è un eccellente istituto tecnico-meccanico sito nel comune di Arzano, potendo nondimeno vantare anche percorsi di formazione professionalizzante di primordine nei settori del turismo e dei servizi socio-sanitari.
La gradita opportunità è sintesi dell’impegno del nostro dirigente scolatico, nella figura della prof.ssa Carmela Ferrara (cui sono affettuosamente riconoscente per l’edificante esperienza), congiuntamente al lavoro zelante e meticoloso del personale docente e amministrativo coinvolto nella gestione burocratica dell’iniziativa. Il sapiente lavoro della meravigliosa prof.ssa Lucia Pannella ha permesso alla scuola di stabilire una fitta rete di contatti internazionali funzionali al successo dell’iniziativa. Una speciale menzione va anche alla Cosvitec, meritevole della pregiata organizzazione di tutte le fasi del viaggio. La struttura host era Barrio de Oportunidades e la nostra referente alla formazione la preparatissima dott.ssa Daniela.
L’erasmus per il personale docente non è un viaggio di piacere ma un’opporunità di formazione, non mancando tuttavia i momenti di libertà. Normalmente si è impegnati giornalmente in attività di formazione in lingua autoctona (che nel caso di specie era lo Spagnolo). Il caso ha voluto che mercoledì 28 Febbraio fosse festa regionale dell’Andalusia, sicché le attività didattiche erano sospese e ho potuto approfittare della relativa libertà concessami per visitare Cordoba.
L’articolo che segue può essere immaginato anche a mo’ di vademecum turistico per tutti gli aspiranti turisti interessati a conoscere le bellezza di Siviglia e dell’Andalusia. E’ a quest’uopo che eviterò di dettagliare le uteriori attività didattiche e formative.
Giorno 1
Il primo giorno ho scelto di dedicarlo alla visita dell’Alcazar di Siviglia. L’Alcazar è il palazzo reale della città. L’atmosfera era molto arabeggiante, senza per questo rinunciare ad elementi architettonici e decorativi più tradizionali.
Nelle dirette prossimità del palazzo reale vi è la cattedrale.
Camminando ancora un po’ si incontra la plaza de la encarnacion, dove giganteggia una struttura mozzafiato di grande bellezza, le cosiddette “setas”.
Sono stato subito colpito dalle onde sinuose e dalla manifesta grandezza della struttura.
Sotto le Setas è stato possibile accedere ad un minuscolo spazio conservante rovine romane (tappa evitabile per chi ha già visitato Pompei ed Ercolano)
Nel frattempo era sopraggiunto il pomeriggio e ho dovuto fare rientro in albergo, in attesa dei corsi pomeridiani. Nel tragitto verso il residence mi sono concesso qualche ripresa al canal de Alfonso XIII.
Oltreché qualche altra fotina random agli edifici del posto
Giorno 2
Il secondo giorno ho visto quella che a mani basse riesce a guadagnarsi l’epiteto di piazza più bella d’Europa (secondo le personali e opinabili virtù estetiche dello scrivente). La piazza di Spagna è un posto magico e unico, che ha il merito di lasciare a bocca aperta chiunque vi si accosti con la giusta sensibilità d’animo.
Giorno 3
Benché non ami bagnarmi in mare aperto, trovo l’acqua un elemento dal fascino invitto. Ho quindi goduto di una lunga passeggiata sul lungofiume, sino alla torre dell’Oro, una alta torre che offre una vista privilegiata del canale.
Nel pomeriggio non poteva mancare un salto al museo delle ceramiche (Siviglia è nota per le sue ceramiche).
Naturalmente ho fatto incetta di souvenir.
Nel frattempo, non lontano dal museo, era andato formandosi un assembramento di persone che ha regalato alla folla una meravigliosa orchestra.
Giorno 4
Il quarto giorno, approfittando della festa dell’Andalusia e della chiusura della scuola di formazione, mi sono concesso una gita fuori porta a Cordova.
Cordova è una deliziosa cittadina storicamente contesa tra spagnoli e arabi.
Una delle attrazioni più celebri è il ponte romano, un imponente attraversamento di epoca romana che vi farà rivivere la grandezza dell’impero.
Dentro le mura della città antica:
Giorno 5
Giorno particolarmente impegnato, ma che ha comunque offerto la chance di visitare l’archivio di stato delle Indie.
Nel tardo pomeriggio ho assistito ad uno spettacolo di Flamenco in piazza di Spagna.
Giorno 6
Ho visitato il museo delle belle arti. Una esposizione artistica non particolarmente impressionante, ma che comunque ha saputo riservare delle piccole grandi perle come la rappresentazione del Giudizio Finale di Martin de Vos. Un quadro che da solo valeva il prezzo del biglietto (in ogni caso 0€ per i cittadini dell’UE).
Giorno 7
Insieme ad altri colleghi mi sono recato a Cadiz, un isolotto collegato alla terraferma da imponenti ponteggi (non romani stavolta). Per la prima volta nella mia vita ho visto l’oceano. Ho avuto l’impressione che l’orizzonte fosse più lontano rispetto ai mari cui sono abituato. Potrebbe essere un effetto ottico reale, chissà. La permanenza a Cadice è stata accompagnata da un lungo digiuno, dal momento che la pietanza principale del posto (servita in tutte le salse) era il pesce, che io detesto. A Cadice ho anche visitato l’antico teatro romano, a testimonianza di una integrazione romana assoluta.
Spossato dalla lunga e faticosa giornata ho fatto rientro in autobus alle 9 a Siviglia. Il tempo totale di viaggio per raggiungere cadice è stato di 100 minuti all’andata e altrettanti al ritorno.
Giorno 8
Ho avvertito l’esigenza fisica di riposarmi. Mi sono concesso solo un breve giro del circondario per salutare Sivigilia, una città che ha saputo conquistarmi e avvolgermi nella sua grande bellezza.
Ne è valsa la pena? Assolutamente sì! Il viaggio più bello della mia vita (fino ad ora).
Mancava solo un cetaceo d’acqua dolce.
Ho scritto anche della mia esperienza a Zagabria