Specie aliene
Specie aliene
La notizia della settimana è che un gruppo di ricercatori professionisti si sarebbe imbattuto in un pesce scorpione. La scoperta lascia sgomenti, poiché quel pesce non dovrebbe colonizzare le nostre acque.
L’indiscrezione però non mi scompone. Da diversi mesi (ma stando all’indicazione di altri esperti, a malapena uno) naviga le italiche acque una seconda specie allogena.
Un cetaceo si aggira per l’Italia, il cetaceo G.
Questa specie è altrettanto velenosa, provoca l’insorgere di rash cutanei, esasperazione, innamoramento precoce. Come se non bastasse, data la sua enorme stazza, potrebbe inavvertitamente schiacciare eventuali mammiferi che provassero ad avvicinarla.
Gli esperti colgate raccomandano massima tutela.
Il nome scientifico del mastodontico animale è balena Brulena albina.
Il chiariore della sua pelle è ad oggi oggetto di discussione. Gli esperti colgate di cui sopra sotengono la tesi, a tratti risibile, che la pelle del gigantesco mammifero sia affatto abbronzata.
Noi siamo del parere che giammai ricercatori meritevoli del proprio fregio sosterrebbero tesi tanto bislacce.
Il mammifero acquatico tenterà di attirare la vostra attenzione dilettandosi in ridevoli esibizioni circensi.
Plinio il Vecchio, cui si deve il demerito di avere per primo classificato la specie, annotò nei suoi registri quale nome completo per questo strano e inusuale mammifero balena Brulena albina Orfea.
Il canto della Brulena
Nei libri apocrifi dell’Odissea, Omero dettaglia come il povero Ulisse, dopo aver resistito al canto delle sirene, fosse costretto a sopportare anche lo stridore della Brulena. Apprezziamo il coraggio, bro.
Assai di rado[senza fonte] potrebbe accadere che la Brulena si diletti in improbabili esibizioni canore.
Se avete sentore che questo stia per accadere, correte in spiaggia e seppellite la testa sotto la sabbia.
Tra le specie aliene che dilagano nel mediterraneo questa è senza dubbio la più esiziale.
Una rapida evoluzione
Recentemente alcune Brulene avrebbero sviluppato l’abilità di dilettarsi in rapide escursioni sulla terraferma. Nell’ultimo anno sono stati avvistati esemplari di Brulena a Pavia, Napoli, Isernia, Campobasso.
E’ fondamentale che il viandante sia bene informato sui rischi associati all’incontro con un simile mammifero. ll pericolo è di innamorarsene perdutamente e di desiderare coccole e carezze senza interruzione.
Da evitare assolutamente.
Una Brulena particolarmente audace avrebbe persino ottenuto un contratto a tempo indeterminato allo scopo di cammuffarsi con gli altri bipedi. Il ministero indaga.
Secondo alcuni ricercatori di fama internazionale, il DOP sarebbe una conseguenza della diffusione incontrollata del cetaceo.
Caratteristiche fisiche
La Brulena è di una bellezza ammaliante. Il suo viso è perfettamente raccolto nella riccia e folta peluria craniale. Esibisce una dentatura perfetta (è questa la ragione per cui è particolarmente attenzionata dai ricercatori Colgate) e le sue labbra avocano a sé baci e carezze. Gli occhi sono ipnotici, sconsigliamo al povero malcapitato di osservarle direttamente il volto, potrebbe innamorarsene perdutamente.
Nella stagione estiva le guanciotte sono ricoperte da una fitta coltre di lentiggini. Può spiazzare con uno sguardo. Non esistono antitodi allo sguardo della Brulena.
Se ve ne innamorerete vi lascerà deperire perché non provvederà al vostro nutrimento.
Non mi piace cucinare
Una Brulena
Trattamenti approvati dall’AIFA
Vi piacerebbe
Cure sperimentali
Ad oggi sono state tantate numerose cure sperimentali, alcune delle quali apparentemente risolutive, senonché gli effetti collaterali hanno richiesto l’abbandono del trattamento.
Tra gli effetti collaterali si annoverano:
- Convulsioni (80%)
- Febbre (50%)
- Gelosia acuta (103%)
- Corni napoletani (90%)
- Mancanza di appetito (-3%)
Non si sa quando sarà disponibile una nuova terapia sperimentale. Consigliamo di non guardare le Brulene. Prevenire è meglio che curare.
Specie aliene
La bellezza della Brulena è seconda soltanto alla sua dolcezza. Questa sua caratteristica ha incatastato un incalcolabile numero di uomini. La leggenda narra che solo un uomo, un maschio alpha, sia riuscito a sfuggire all’ipnotico fascino della Brulena. Questo uomo, secondo la leggenda alla quale non crediamo, avrebbe carpito l’attenzione del mammifero, inducendolo in uno stato di innamoramento totale. Dopo anni di viaggi e di coccole si sarebbero finalmente sposati e per lunghissimi anni la Brulena avrebbe smesso di tormentare la popolazione maschile.
Naturalmente questa è sola una leggenda.
Oggi la dolce Brulena sosterrà una prova molto importante.
Siamo però certi che la sua intelligenza prevarrà ancora, specie se nella commissione troverà abbastanza maschietti da fare innamorare.
Cara bimbozza, negli ultimi giorni ho scritto per me, per te… per noi.
Non sono neppure certo che tu mi legga, anche se in cuor mio io sento di sì, in ogni caso in futuro userò la mia bacheca.
A.