Vincoli di permanenza triennale nella scuola, a che punto siamo e quali sono le possibili soluzioni

Vincoli di permanenza triennale nella scuola, a che punto siamo e quali sono le possibili soluzioni

Il problema dei vincoli di sede nella scuola italiana
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Il problema dei vincoli di sede nella scuola italiana si è oramai cronicizzato, diventando un problema per la stessa politica che non sa più che pesci prendere.
Da un lato vi è l’esigenza di accontentare gli ideologi della continuità didattica, secondo i quali l’unica via per garantire che lo stesso docente accompagni la medesima classe per più anni sarebbe l’imposizione di limiti ai trasferimenti del personale scolastico.

Dall’altro lato si impone la necessità di garantire il diritto alla mobilità di migliaia di docenti.

Il mese di dicembre è stato croce e delizia per oltre cinquantamila docenti vincolati.

La diffusione poco prima di Natale di un comunicato stampa annunciava la deroga dei vincoli per i neoimmessi in ruolo da concorso ordinario 2020.

Nella fattispecie, era data per certa l’approvazione nel decreto milleproroghe di una specifica norma per il rinvio dell’applicazione dei vincoli.

La disposizione di cui all’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, si applica a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025

Derogando pertanto l’applicazione del comma cinque dell’articolo 13 del succitato decreto.

  1. In caso di superamento del test finale e di valutazione finale
    positiva, il docente e’ cancellato da ogni altra graduatoria, di
    merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed e’
    confermato in ruolo presso la stessa istituzione scolastica ove ha
    svolto il periodo di prova. Il docente e’ tenuto a rimanere nella
    predetta istituzione scolastica, nei medesimi tipo di posto e classe
    di concorso, per non meno di tre anni, compreso il periodo di prova […]
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-04-13;59~art17-com2-letd

La gioia di oltre cinquantamila professori ha subito però lasciato posto all’amarezza.
Pare infatti che il decreto approvato in consiglio dei ministri non contenesse la succitata deroga.
I partiti di maggioranza fanno sapere che il vincolo di permanenza triennale potrebbe confliggere con gli impegni presi in sede europea all’atto della contrattazione del PNRR e che occorrono ulteriori chiarimenti in sede europea.
Intanto il tempo passa e gli uffici tecnici del ministero dell’istruzione devono preparare le operazioni di mobilità per l’anno prossimo venturo, che nelle intenzioni del ministero dovrebbero avvenire a cavallo tra Marzo e Aprile. Si impongono pertanto tempi particolarmente stringenti.

Allo stato dell’arte, la mobilità sarebbe concessa solo ai neoimmessi negli anni 2021/2022, mentre tutti i vincitori di concorso ordinario sarebbero esclusi de facto dalle operazioni di mobilità.

Il punto tuttavia non è ancora totalmente chiarito, poiché il decreto legislativo 36 del 30 Aprile 2022 cassava i vecchi vincoli e indicava che l’applicazione del periodo di permanenza triennale potesse decorrere solo a partire dalle nuove procedure di selezione del personale docente.

Questo specifico indirizzo è infatti sostenuto coralmente da tutti i sindacati in sede di rinnovo del contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità (CCNI mobilità o CCNIM).
Effettivamente, un intervento troppo rigido da parte del governo comporterebbe sciami di ricorsi, che potrebbero rivelarsi addirittura controproducenti rispetto alle intenzioni del ministero.

Se la linea delle organizzazioni sindacali dovesse passare, il governo sarebbe anche esentato dalle proprie (ipotetiche) responsabilità formali nei confronti di Bruxelles, sicché eventuali querule nel senso della mancata applicazione dei vincoli ai neoassunti 22/23 dovevano pervenire all’atto dell’approvazione del decreto legge 36, ma così non è stato.

Cinquantamila docenti sono in attesa di nuovi sviluppi in merito alla questione dei vincoli.
La vicenda dovrà in ogni caso risolversi entro gli inizi di Febbraio.

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Angela

Bravooooo

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