Declino
Prometto che sarà un articolo breve.
E’ da un po’ che non aggiorno il sito.
Ho anche accantonato il racconto (che ho accorpato in un unico grande articolo perché rischiava di obnubilare gli altri posticini).
Mi manca lo stimolo e per di più sono fisicamente spossato.
Ho intrapreso questa avventura letteraria perché ne avevo bisogno: esattamente un anno fa cancellavo il mio account Facebook e dovevo cercarmi un palcoscenico alternativo o avrei ceduto ai ripensamenti.
Allo stesso tempo frequentavo una ragazza piena di energie che stimolava la mia produzione; non che lo facesse consapevolmente, ma la sua presenza era di ispirazione.
La ragazza è andata e io ho lentamente esaurito il carburante.
Se dovessi operare un bilancio degli ultimi dodici mesi non sarei felice della piega che hanno preso gli eventi.
Oltretutto avverto lo strano sentore che stia per accadere qualche cosa di socialmente irreversibile.
Già da tempo ne ero certo, ma adesso gli eventi sono realmente prossimi al loro dipanarsi.
L’Essere sta rovesciando tutte le umane certezze per sgombrare il campo al libero accadimento dell’ente.
Ne vedremo (e già ne stiamo vedendo) delle belle.
Se oggi dovessi esprimere un desiderio, vorrei chiudermi in una bolla per qualche mese col mio amore della scorsa estate, ricaricare le batterie e affrontare la tempesta che sta per abbattersi sul mondo.
Sto frequentando anche un’altra persona, una amica di vecchia data, ho però difficoltà a concedermi perché la mente è altrove. Forse bisogna aggiungere un po’ di “pepe”.
Avevo fatto voto di brevità e così sarà. In generale, questi sono alcuni dei motivi per cui ho smesso di riempire il blog.
L’importante è restare aperti all’Essere, pronti ad ascoltare la voce del silenzio.
In fondo l’essenza della vita è imparare a bettere le mani con una mano sola.
Tanto era dovuto,
con affetto,
– ME